Star Wars è morto con Luke Skywalker



Molti mi hanno chiesto una recensione dell’ultima puntata della saga

Ebbene, alla fine l’ho visto. E ci sono andato con la spada laser in mano, tra l’invidia dei bambini e i woooow degli adulti. Ho persino prenotato la poltrona VIP, per godermi lo spettacolo con tutta l’attenzione possibile.
Primo tempo: noia mortale. Secondo tempo: molta adrenalina e qualche ottimo spunto. Ma alla fine ciò che ho visto non è più Star Wars, ma un’accozzaglia di oggetti che provengono da quel mondo, ma che sono improvvisamente finiti in un altro universo.
Sì, ciò che il regista probabilmente non ha compreso è che Star Wars - come del resto il Signore degli Anelli - non è una serie di personaggi o una storia di guerre spaziali in un ipotetico futuro, ma un mondo “altro” e a suo modo “reale”. Con le sue leggi, che vanno rispettate! Certo, tutto nella fantasia, ma anche la fantasia ha le sue regole ferree. Se nella storia di Biancaneve, improvvisamente la regina si trasformasse in Harry Potter che sparisce, non sarebbe solo un errore di favola, ma una distruzione delle leggi delle storie. Persino i bambini ti rimproverebbero dicendo: ma no... non è possibile!
Star Wars ultimo episodio è pieno di simili idiozie: Luke psicopatico e contraddittorio, che nella lotta col cattivo prima ha un corpo reale e poi alla fine, quando gli fa comodo, diventa solo un sogno. Il cattivo che distrugge il casco dell’episodio precedente, che prima ci crede e poi non più. Rey che va ad imparare a diventare Jedi da un Luke depresso e se ne va improvvisamente super addestrata... e via di seguito.
Dove è finita la saggezza Jedi di Yoda? Dove l’addestramento di Luke? Persino il perfido Snoke muore con una cavolata di svista.
Insomma, una trama improbabile, perfino nella fantascienza. Nei mondi inventati da Tolkien o da Lucas tutto è coerente, sensato, consequenziale. Ogni cosa ha una genealogia e una storia che diletta gli appassionati e li scatena in ricerche filologiche. Qui no. Siamo ai livelli di balle spaziali o poco più, per giunta in versione vintage.
Unica citazione degna di nota, una frase della brava cinesina che salva l’eroe nero e che si innamora di lui, alludendo ad uno spazio multi etnico e multi color. Lei dice: «Non ci salveremo combattendo chi ci odia, ma proteggendo chi amiamo».
«Non ci salveremo combattendo chi ci odia, ma proteggendo chi amiamo»
È la descrizione della mia situazione attuale. Ne valeva la pena, se non altro per udire questa frase. Degna di un Jedi.

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